Storia di Tocco da Casauria : con l'energia del vento quadra il bilancio

Storia di Tocco da Casauria, il paese abruzzese che con l’energia del vento mette a posto i conti

Le turbine eoliche di Tocco da Casauria, sullo sfondo delle verdi montagne abruzzesi, campeggiano sulla prima pagina del New York Times.
L’antica cittadina ha il vento a favore, scrive il quotidiano, perche’ “con le energie rinnovabili produce piu¹ elettricita’  di quella che consuma” e con il surplus “fa soldi”.
Tocco e tante altre piccole comunita’  che puntano sulle energie rinnovabili fanno fare bella figura a un Paese che, punzecchia Elisabeth Rosenthal, e’ “noto piu¹ per la spazzatura che per l’eco-cittadinanza”. La molla e’ stata economica piu¹ che ambientale: l’alto costo delle tariffe elettriche. Le energie rinnovabili si sono rivelate la “salvezza economica” per piu¹ di 800 comunita’  italiane che, secondo i dati di Legambiente, producono pio¹ energia di quella che usano grazie alla recente installazione di nuovi impianti.
Per Tocco e’ stata una manna: grazie agli introiti dell’elettricita’  prodotta non impone tasse locali ne’ tariffe per servizi come la nettezza urbana. Con i suoi 2.700 abitanti, sembra un tipico paese montano dell’Italia centrale povera e arretrata. “Ma dal punto di vista dell’energia, Tocco e’ il domani”, sottolinea il Nyt, spiegando che oltre alle turbine eoliche, dispone anche di pannelli solari.
L’Italia e’, continua l’articolo, un posto “improbabile” per una rivoluzione dell’energia rinnovabile. E’ stata ripetutamente criticata dall’Unione Europea per il mancato rispetto delle sue direttive ambientali.
Secondo gli esperti, non e’¨ in carreggiata per realizzare gli obiettivi Ue di riduzione delle emissioni ne’ il proprio impegno di ottenere il 17% della sua energia globale dalle energie rinnovabili entro il 2020.
Attualmente, solo il 7% dell’energia italiana proviene da fonti rinnovabili, osserva il quotidiano.
Tocco e’ stata motivata dal fatto che l’Italia ha le tariffe elettriche tra le piu’ alte d’Europa (e tre volte piu¹ care rispetto agli Stati Uniti) e non poteva far fronte “alle selvagge fluttuazioni dei prezzi e degli approvvigionamenti di combustibili fossili”.
I costi delle energie rinnovabili sono invece scesi, anche grazie agli incentivi.
Il “popolare” sindaco Riziero Zaccagnini e’¨ tornato dai suoi studi a Roma, si e’ mobilitato per le nuove turbine ed e’ stato eletto nel 2007.
Con quattro turbine eoliche, due completate nel 2007 e due lo scorso anno, Tocco genera il 30% in piu’ dell’elettricita’  che consuma. Con l’energia verde ha guadagnato l’anno scorso 170mila euro. Ha cosi’ potuto adeguare la sua scuola a criteri antisismici e triplicare i fondi per pulire le strade. I pannelli solari danno un introito di 1.500 euro all’anno.
I piccoli progetti danno un contributo importante, anche se certo non bastano a sostenere
un’economia come quella italiana, dice al quotidiano Usa Kieran McNamara dell’ufficio
italiano dell’Agenzia internazionale per l’energia.
Quanto ai grandi progetti di energia rinnovabile, “sono ancora rari in Italia rispetto ad altri paesi europei – nota il New York Times – dato che le procedure italiane di pianificazione e autorizzazione sono cosi complicate”.

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