LA VITAMINA “A”
Il fegato veniva prescritto dai medici dell’antico Egitto per curare la cecit? notturna. E’ infatti uno dei migliori alimenti contenente vitamina A, la cui carenza pu? provocare appunto la cecita’ notturna.
La vitamina A si trova gi? preformata nelle uova, nei grassi del latte, nell’olio di fegato di pesce, nelle frattaglie ed in particolare nel fegato. Ha un ruolo importante nella crescita e riparazione dei tessuti corporei, nella salute della pelle, combatte batteri ed infezioni, aiuta la formazione dei denti e delle ossa, partecipa alla sintesi delle proteine, influenza l’attivit? sessuale e la fertilita’.
Il vantaggio di averla preformata ? che viene utilizzata direttamente senza dovere essere modificata in sostanza attiva e, essendo una vitamina liposolubile, si accumula nell’organismo come riserva. In quantita’ eccessive pu? dare luogo alla cosidetta “ipervitaminosi” che pu0′ produrre uno stato tossico. Concorrono a migliorare gli effetti della vitamina A altre vitamine quali : Vitamina ?E?, Vitamina ?D?, Complesso ?B?, Calcio. Possono invece ridurne l’efficacia e la disponibilita’ sostanze, farmaci o inquinanti atmosferici ( oli minerali, nitrati derivati dai fertilizzanti, Ozono, Biossidi, azoto, Alcool, Antiacidi, Anticoagulanti, Aspirina, Barbiturici).
La quantit? giornaliera di consumo ? calcolata in misura di 5.000 U.I. (unit? internazionali), tale dose e’ raccomandata dalla Food and Drug Administration (amministrazione dei cibi e dei farmaci americara), mentre la dose per poter provocare uno stato di ipervitaminosi dovrebbe raggiungere dosi di 200.000 U.I. al giorno per diversi giorni.
Alcuni ortaggi verdi e gialli come spinaci, cavoli, carote, forniscono una provitamina chiamata carotene. Il carotene non e’ attivo come tale ma viene trasformato dal fegato e dalle pareti intestinali in vitamina A ove viene immagazzinata quando ? in eccedenza e liberata in circolo quando ? necessario.
La cecit? notturna e al tramonto ? uno dei principali sintomi di una notevole mancanza di vitamina A. E’ comunque da notare che le riserve di questa vitamina debbono essere molto ridotte per potersi manifestare sintomi carenziali, infatti le riserve immagazzinate nel fegato di una persona in buona salute possono essere sufficienti al fabbisogno di un anno o pi?.
Sono segni evidenti di carenza di vitamina A :
– la pelle ruvida e verrucosa ( “ipercheratosi follicolare” ). chiamata comunemente pelle di rospo,
– la secchezza dell’occhio, per riduzione della sua secrezione, malattia conosciuta come “xeroftalmia”, pu? arrivare ad aggravarsi fino ad una cecit? irreversibile
– aumentata suscettibilit? alle infezioni, facile affaticabilit?, perdita dell’odorato e dell’appetito sono delle carenze marginali che abbinate allo stress di una malattia possono esserne potenziate.
N.B. I CONTENUTI DI QUESTO ARTICOLO SONO SOLAMENTE INFORMATIVI E NON SOSTITUISCONO IL MEDICO. CONSULTARE SEMPRE IL PROPRIO MEDICO O LO SPECIALISTA.
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