Le occlusioni intestinali acute dovute a neoplasie stenosanti del colon rappresentano,ancora oggi, un gruppo di patologie gravate da un elevato tasso di morbilit? e mortalit?. Il trattamento chirurgico ideale resta l’intervento di resezione ed anastomosi colorettale in un tempo unico, cosa difficilmente attuabile in condizioni di urgenza per l’inadeguata preparazione intestinale e per le precarie condizioni cliniche del paziente. Nel 1994 E.Tejero propose l’impianto di protesi metalliche autoespandibili come trattamento della fase acuta ostruttiva delle neoplasie del colon sibnistro al fine di realizzare un “ponte” verso la chirurgia ovvero rendere possibile, migliorando le condizioni cliniche del paziente e del viscere da asportare, la resezione colica in condizioni di elezione.
Presso la Struttura Complessa di Chirurgia Generale II ad Indirizzo d’Urgenza dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Foggia ho oramai trattato in urgenza dieci casi di pazienti giunti in fase di occlusione acuta da neoplasia stenosante del colon sinistro. La decisione di impiantare uno stent colico viene in genere adottata per le condizioni cliniche scadenti , l’elevato rischio chirurgico nonch? per il rifiuto della colostomia da parte del paziente. Dopo un riequilibrio parziale delle condizioni generali, si posiziona sotto guida endoscopica un filo guida su cui viene fatta scorrere una protesi metallica in nitilon che, sotto guida fluoroscopica,viene posizionata a cavaliere della stenosi e poi aperta facendo trazione su di un filo. La canalizzazione avviene in media dopo sei ore dalla procedura e dopo tre giorni ? possibile preparare il paziente con lassativi come per un intervento in elezione. Di solito viene eseguita una emicolectomia sinistra classica per via laparoscopica con anastomosi colorettale meccanica primaria, cio? senza eseguire alcuna colostomia di protezione.Non ho osservato mortalit? post-operatoria n? morbilit? di rilievo.
Alla luce della mia esperienza posso affermare che il posizionamento di stent enterali in urgenza rappresenta un’eccellente alternativa alle colostomie decompressive o all’intervento in due tempi di Hartmann( con colostomia sinistra) in quanto consente la preparazione meccanica del viscere e l’esecuzione del’intervento resettivo con anastomosi primaria.
Dott. Francesco Montini
Responsabile Endoscopia Chirurgica
Azienda Ospedaliero-Universitaria – Ospedali Riuniti
Foggia
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