ANELLI VASCOLARI
ANELLI VASCOLARI
Durante lo sviluppo del feto, nei primi mesi di gravidanza, gli abbozzi di quelli che diverranno i vasi sanguigni definitivi sono molto differenti dall’anatomia normale del neonato.
Molte strutture presenti a questo stadio dello sviluppo vengono in seguito riassorbite e non sono piu’ presenti, neppure sotto forma di “residui”, alla nascita.
In questo gruppo di malformazioni, molto rare ( 1% di tutte le cardiopatie congenite ) ed estremamente variabili, la persistenza di strutture vascolari embrionali porta alla formazione di un “anello vascolare” che puo’ essere completo (doppio arco aortico, arco aortico destro con legamento arterioso sinistro ) o incompleto ( succlavia destra anomala, arteria polmonare sinistra anomala, arteria innominata anomala ) che comprimono o restringono 1’esofago e la trachea, provocando disturbi che una volta tanto non sono a carico dell’apparato circolatorio, ma consistono soprattutto in difficolta’ alla deglutizione ( rigurgito, vomito ) e della respirazione ( stridore laringeo ). L’intervento, eseguito non appena accertata la diagnosi ( a tal fine molto utile è la radiografia del torace con esofago baritato in cui I’esofagogramma evidenzia l’impronta dal vaso anomalo sull’esofago), consiste nella resezione di parte dell’anello costringente. II successivo sviluppo del bambino e’ normale.